.Il Modern Automata Museum è nato nel 2001, mentre l'idea è nata negli anni '80, dopo varie visite al Cabaret Mechanical Theatre di Londra, che a quel tempo esponeva le opere di Paul Spooner, Peter Markey, Keith Newstead e altri artisti nella sua sede di Covent Garden.
Il Modern Automata Museum è gestito dall'Associazione Culturale Modern Automata Museum.
Dove
Il Museo è stato realizzato a Montopoli di Sabina, 40 km a nord di Roma, utilizzando parte della struttura del Castelletto di Vezzano, una torre fortificata del 9° secolo d.C., costruita dai monaci dell'Abbazia di Farfa.
Cosa vedere
Una mostra itinerante:
"Il segreto del movimento"
12 box contengono 45 sculture in movimento,
costruite da artisti di varie nazionalità, in carta, legno o metallo.
Dal 2005 abbiamo progettato e realizzato laboratori di costruzione di automi con ragazzi, insegnanti e artisti, e ci siamo resi conto che una visita al Museo condotta durante un laboratorio è completamente diversa da una semplice visita al Museo. Durante un laboratorio il Museo è visto dai partecipanti come un contenitore di soluzioni alle domande che sorgono quando si costruisce un automa: come si muove un braccio, come si muovono una testa o una gamba e così via.
Abbiamo realizzato laboratori presso altri musei, in gallerie d'arte e in ospedali dei bambini, in molte scuole e in vari Festival e per tante Istituzioni Culturali, dal Festival della Letteratura di Mantova al Palazzo Pubblico di Siena, dal Festival del Gioco di Carpi al Festival delle Eccezioni di Casperia, dalla scuola Montessori di Istanbul alla scuola per immigranti di Brema.
Nel 2013 la Commissione Europea ha finanziato il nostro progetto dei corsi di costruzione, con partner Italiani ed Europei. Abbiamo tenuto corsi (Progetto Europeo Clohe) per insegnanti in Germania, Portogallo, Turchia e Italia. In questa circostanza sono nati un sito web e un libro, a cui potete accedere dal sommario, alla voce "come costruire"
Nel frattempo la Regione Lazio ha finanziato la creazione di un libro interamente dedicato alla storia degli automi e al nostro lavoro. Il risultato è "Automi", che racconta la loro storia dal 3° secolo a. C. ai giorni nostri, con traduzioni inedite di alcuni libri di Erone di Alessandria e con la scoperta di di ciò che sembra essere il primo meccanismo digitale della storia.
I lavori per la creazione del Museo sono stati realizzati da giugno a ottobre del 2001 da Aldo Passerotti, Mario Bartiromo, Marina Gigli, Michelle Delire, Giuseppina Bartolini, Guido Accascina. Un gruppo di lavoro ha portato avanti la parte hardware, mentre un secondo gruppo si è occupato degli automi e della loro motorizzazione.
Dopo l'11 settembre del 2001 abbiamo proposto agli artisti con cui collaboriamo di creare una mostra itinerante, intitolata "Contro l'idea della guerra". All'inizio del 2002 sono arrivati in Museo sedici automi da varie parti del mondo. La mostra è stata esposta in vari luoghi istituzionali, sia in Italia che in Europa, e uno dei visitatori ci ha scritto dalla Germania "Ho finalmente trovato il modo di parlare della guerra con mio figlio".
Mostre itineranti:
dal 2010 al 2020: "Circo"
Il Museo ha prodotto "Circus". Dodici automi per il Circo più piccolo del mondo, di Paul Spooner, Keith Newstead, Neil Hardy, Alessandra Celletti, Marina Gigli, Sonia Fabbrocino, Girovago & Rondella, Peter Lennertz, Malcolm Brook.
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Riconoscimenti Istituzionali
Durante questi anni il Museo è stato parte dell'Organizzazione Museale Regionale (OMR) della Regione Lazio e ha iniziato a collaborare con le altre istituzioni Museali Regionali. Nello stesso periodo il Ministero della Cultura Italiano ha dichiarato il Museo come uno dei "Luoghi della Cultura Italiani", mentre la Regione Lazio ci ha conferito i riconoscimenti per le “Buone pratiche Museali” (2012 e 2023) e per la “Buona gestione Museale” (2010).